Lettura 3′
Seborga, 52km / 50′ d’auto dalla prima città, Imperia.
Durante le nostre ricerche un giorno la nostra attenzione viene catturata da un articolo che parlava di un principato che sorge in provincia di Imperia sulla riviera di Ponente.
Volevamo assolutamente saperne di più e quindi saliamo in macchina e attraversiamo tutta Liguria, superiamo Sanremo, arriviamo a Bordighera, risaliamo verso l’interno fino a raggiungere i 500 metri di altitudine.
Eccoci arrivati al Principato di Seborga.
Principato che ha una principessa (eletta dagli abitanti), una moneta (il Luigino), un passaporto, una carta d’identità, una bandiera ufficiale, un inno e naturalmente una nazionale di calcio.
Troviamo ad accoglierci Mauro Carassale, il Segretario di Stato con cui esploriamo il paese mentre ci racconta come nasce nel 1963 la volontà di dichiararsi un principato indipendente.
Mentre passeggiamo nei vicoli di questo piccolo borgo il Segretario di Stato ci informa che tutto nasce nel 1729, anno in cui risale l’atto di vendita di Seborga da parte dei monaci al Re di Sardegna.
Questo atto però non venne mai registrato e mai saldato. Per questo il Principato di Seborga sostiene ancora oggi che Seborga sia indipendente.
Negli anni la storia del Principato, grazie ad internet e alla cura nel raccontare la vicenda, ha oltrepassato i confini nazionali. Arrivano turisti, curiosi e appassionati da ogni parte del mondo.
Proprio Mauro ci racconta che sono stati protagonisti di un documentario di una tv cinese che per intere settimane ha ripreso ogni angolo del paese per descrivere il Principato e la loro storia.
Grazie alla rete Seborga non è più solo un paese con 285 abitanti ma è una meta di turisti prima di tutto ma anche un luogo da scegliere in cui acquistare una seconda casa con il mare a pochi chilometri, un clima non troppo caldo in estate e non troppo freddo in inverno. E poi basta alzare lo sguardo per avere sempre davanti agli occhi un altro principato, quello di Monaco.
Potete scoprire la storia completa di Seborga sul loro sito ufficiale.
Il racconto Paesini è supportato dal nostro partner editoriale EOLO SpA, Società Benefit e leader nel campo della banda ultra-larga wireless (FWA) la cui Mission è garantire anche nelle zone più remote un accesso alla rete democratico e di qualità, a supporto di uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
Insieme abbiamo deciso di dare vita a questo progetto fuori dalle aree urbanizzate, per scoprire luoghi remoti del nostro Paese e incontrare storie di persone comuni che, anche grazie a internet, riescono a realizzare le proprie idee e visioni non direttamente dipendenti dalle dinamiche delle città.