Lettura 3′
Agerola, 46 km / 55′ d’auto da Napoli.
Non potevamo non passare da questa costa, pochi chilometri affacciati sul Tirreno, con paesini da ammirare come Amalfi, Ravello, Sorrento. Però il nostro incontro avviene a 600 metri d’altitudine, sopra la costiera amalfitana, su un territorio che parte da Gragnano e arriva sin dentro la Riserva Statale Valle delle Ferriere. E sulla stretta e panoramica SS366 arriviamo a destinazione.
Qui la storia di un altro sentiero in cui siamo stati, vicino ad Agerola. Parliamo della Via Silente.
Siamo qui per ascoltare il punto di vista di un’artista: Mary Cinque, ragazza che qui ha le sue origini e che qui è tornata, dopo alcuni anni di esperienza e lavoro a Londra. Qui, ad Agerola, Mary ha casa sua, che è anche il suo studio e luogo che rispecchia solo una parte della sua personalità.
Per noi ospiti che arriviamo dalla grande pianura del nord, sembra impossibile poter pensare di andarsene da un luogo al nostro arrivo ridente, pieno di luce del pomeriggio, invasi dall’atmosfera della costiera. Invece Mary è sì colore, ma la forma dei suoi non rappresenta l’estetica di questo territorio.
I tratti, i momenti che Mary ritrae, sono legati all’osservazione di momenti di vita, catturati in momenti privati e in luoghi pubblici, e spesso hanno a che fare con Londra, la sua città d’adozione. Anche in questa storia, il covid-19 ha determinato dei cambiamenti forti, ambientali, culturali.
E anche in questo caso, internet ha abbattuto almeno in parte il senso di lontananza da ciò che Mary sente come ispirazione, nei luoghi, nella vita fatta di incroci con altre vite.
Oggi Mary, come artista, è attiva soprattutto online, grazie alla piattaforma di art selling Saatchi Art– e sul suo sito ed è il bello per noi pensare di poter vivere sulla costiera amalfitana, facendosi ispirare dagli attimi catturati a Londra, quindi raggiungere tutto il mondo attraverso la vendita dei propri lavori.
Ma con questa impostazione, come può essere più forte il rapporto tra un’artista e il territorio in cui vive? È forse un caso ma il suo atelier affaccia proprio sulla parte iniziale del Sentiero degli Dei che parte proprio da Agerola è arriva giù, ad Amalfi, sul quale percorso si trovano scorci e panorami unici.
Il Sentiero degli Dei, oggi, non è tra i sentieri più frequentati in Italia, ma il turismo anche qui è in crescita e aperto al trekking e meta interessante per il popolo dei camminatori, anche questo in forte crescita sin dal periodo post pandemico.
È proprio in questo contesto che Mary trova un’opportunità, ci racconta sorridendo, dove immagina di poter osservare, come lei sa fare, gli sguardi, i momenti di vita dei passanti. E magari riuscire a ritrarre i loro pensieri.
Il racconto Paesini è supportato dal nostro partner editoriale EOLO SpA, Società Benefit e leader nel campo della banda ultra-larga wireless (FWA) la cui Mission è garantire anche nelle zone più remote un accesso alla rete democratico e di qualità, a supporto di uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
Insieme abbiamo deciso di dare vita a questo progetto fuori dalle aree urbanizzate, per scoprire luoghi remoti del nostro Paese e incontrare storie di persone comuni che, anche grazie a internet, riescono a realizzare le proprie idee e visioni non direttamente dipendenti dalle dinamiche delle città.