Tutti a scuola di empatia e futuro

Ospitalità, responsabilità e comunità. Attraverso questi princìpi, l'Istituto Comprensivo di Lozzo Atestino, educa i suoi studenti ad essere più consapevoli del presente, quindi del futuro.

Lettura 4′

Lozzo Atestino, 37km/42′ d’auto da Padova.

Il nostro paesino di oggi si trova sul confine occidentale del Parco Regionale dei Colli Euganei, tra vigneti di moscato e glera, castelli e ville, come quella tinta di rosso all’ingresso del Paese, villa Lando Correr.

In paese in sè ha una mappa molto semplice, composta da quartieri residenziali e proprio lì in mezzo troviamo l’Istituto Comprensivo di Lozzo Atestino, nostra meta e visita. Nello specifico entriamo dentro la scuola primaria ‘Guglielmo Marconi’, composta da cinque classi, una per anno.


Siamo venuti a trovare gli insegnanti e studenti, dai quali siamo accolti da abbracci di gruppo (con nostra massima sorpresa), per parlare con loro e capire quanto è sentita l’innovazione derivata dall’appartenenza alla rete ‘Senza Zaino per una scuola comunità’ di cui fa parte proprio Lozzo Atestino.

Tre sono i princìpi del network nazionale di cui fa parte questa scuola: Ospitalità, Responsabilità e Comunità.
E sono proprio i temi che ritroviamo di persona, a partire dall’accoglienza calorosa dell’abbraccio di gruppo al nostro ingresso in classe. Sono passati un po’ di anni da quando abbiamo frequentato le elementari, il mondo è cambiato più volte e così i programmi educativi. Qui è innegabile il senso di piacevole atmosfera che si respira, soprattutto quando osserviamo discretamente gli studenti di varie classi, lavorare in gruppo, grazie alla forma dei banchi e alla condivisione di parte dei materiali scolastici.
Ma la sorpresa per noi è un’attività legata all’empatia chiamata ‘Il tempo del cuore’, che consiste nel comunicare il proprio stato d’animo agli altri, che si può scegliere di condividere, ogni mattina, alzando un cartellino. Anche gli insegnanti sono inclusi in questa attività.

La studentessa con cui parliamo per toglierci un po’ di curiosità è Anna Sturaro, che conosce gli spazi e la loro funzione. E ovviamente anche del fatto che lo zaino e i libri vengono lasciati in classe, in appositi contenitori (si parla del secondo principio, la responsabilità).

Qui una sintesi di ciò che ci ha raccontato, insieme al suo compagno Alberto Beghin.

Il racconto Paesini è supportato dal nostro partner editoriale EOLO SpA, Società Benefit e leader nel campo della banda ultra-larga wireless (FWA) la cui Mission è garantire anche nelle zone più remote un accesso alla rete democratico e di qualità, a supporto di uno sviluppo sostenibile e inclusivo.

Insieme abbiamo deciso di dare vita a questo progetto fuori dalle aree urbanizzate, per scoprire luoghi remoti del nostro Paese e incontrare storie di persone comuni che, anche grazie a internet, riescono a realizzare le proprie idee e visioni non direttamente dipendenti dalle dinamiche delle città.

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