Lettura 2′
Padola, 69km / 1h14′ d’auto dalla prima città, Belluno.
Per fortuna abbiamo l’entusiasmo di chi ama la montagna, perchè guidare sin quasi al confine con l’Austria, partendo dalla pianura padana, non è un affare immediato. Anche Belluno, seppur capoluogo di provincia, sembra lontanissimo dalla nostra destinazione.
Ma la bellezza e asprezza del territorio ci ripaga, perchè arriviamo proprio in alto, dietro le Dolomiti, accolti da una famiglia piena di energia e di sorrisi da regalare.
Siamo in visita da loro per indagare come, in un paese come Padola, il più remoto del Veneto, abitato da neanche mille anime, senza una scuola media e con il distretto dell’occhiale a una mezz’ora d’auto, internet sia quantomai importante per non rimanere ulteriormente isolati dalla geografia dei confini.
Questa famiglia è composta da tre persone, tra cui spicca subito per simpatia ed energia Anna, mamma di Daniela e nonna di Desirée.
Anna è altoatesina, vedova da qualche tempo, concentrata a mantenere la casa viva, anche con l’ausilio di prelibatezze preparate con le sue mani, come lo strudel.
Anna ha i suoi appuntamenti fissi tra cui la videochiamata quotidiana con la sorella, che abita lontano, a Chiavari, quindi circa a sei ore di distanza. Anna è decisamente molto connessa, aiutata anche dalla sua assistente personale, Alexa.
Daniela, figlia di Anna e mamma di Desirée è un architetto, che progetta e ristruttura edifici pubblici e privati dell’alto Cadore (come la Chiesa di Casamazzagno in foto), ma collabora con altri architetti e studi anche di Venezia e Verona. Il lavoro in remoto è parte della sua attività quotidiana, via internet.
Desirée, come spiega in poche parole ed espressioni eloquenti, utilizza internet come molti dei suoi coetanei. Per la scuola, di questi tempi anche per la didattica a distanza. Ma soprattutto per lei è importante rimanere connessa con gli amici.
Il racconto Paesini è supportato dal nostro partner editoriale EOLO SpA, Società Benefit e leader nel campo della banda ultra-larga wireless (FWA) la cui Mission è garantire anche nelle zone più remote un accesso alla rete democratico e di qualità, a supporto di uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
Insieme abbiamo deciso di dare vita a questo progetto fuori dalle aree urbanizzate, per scoprire luoghi remoti del nostro Paese e incontrare storie di persone comuni che, anche grazie a internet, riescono a realizzare le proprie idee e visioni non direttamente dipendenti dalle dinamiche delle città.