Lettura 6′
Manarola, 14 km / 11′ di treno da La Spezia.
14° C, un bellissimo sole e tante persone a passeggio, così ci accoglie Manarola.
Questa piccola perla si trova nella Riviera ligure di Levante e insieme a Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia e Riomaggiore forma le Cinque Terre: 18 chilometri di meravigliosa costa rocciosa sovrastata da una catena di monti paralleli al litorale e arricchita da preziose spiagge, baie e fondali stupendi in cui immergersi, ma non solo. Si possono ammirare terrazzamenti coltivati a vite e a olivo con i tipici antichi muretti a secco.
Le Cinque Terre (insieme a Porto Venere e le tre Isole Palmaria, Tino e Tinetto) sono entrate a pieno titolo nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO nel 1997 poiché siti culturali di eccezionale valore, che rappresentano alla perfezione l’interazione armoniosa tra uomo e natura, in un paesaggio culturale che ha raggiunto una enorme qualità e racconta uno stile di vita tradizionale che svolge un ruolo socioeconomico importante nella vita della comunità.
Nonostante la bassa stagione ci sono locali aperti e tanti turisti proveniente da ogni parte del mondo. Controlliamo quanti abitanti “fa” questo borgo-cartolina: 353
Mentre passeggiamo notiamo che già nel primo pomeriggio dopo pranzo le persone iniziano ad avviarsi verso il piccolo porto, lo superano, per recarsi verso il belvedere sulla collinetta che sovrasta il paese . La vista che si ottiene è quella che tutti noi conosciamo, scriviamo “tutti” perché se frequentate i social media, qualsiasi social media, da Facebook a Instagram, passando per TikTok per arrivare a Twitter, vi siete sicuramente imbattuti in una foto del tramonto su Manarola.
È ancora presto però e noi vogliamo sapere come ha influito la rete su questi luoghi da chi qui ci lavora.
Incontriamo Ramona e Marco che alle porte del paese pochi anni fa hanno aperto un piccolo bar.
“Noi facciamo ogni giorno avanti e indietro, viviamo a La Spezia, non ci pesa, il treno è comodissimo. Arriviamo la mattina e torniamo a casa la sera”
Queste sono le prime cose che ci raccontano con il sorriso sulla faccia, la loro stagione in paese sarebbe già conclusa ma il sindaco ha chiesto a chi ha un attività in paese di avere servizi attivi durante tutti i 12 mesi dell’anno e vedendo quante persone ci sono in questo giovedì di fine novembre possiamo capire il perché sia stata fatta questa richiesta.
Prima di tutto gli chiediamo come si stanno trovando in questa nuova realtà:
“non è facile integrarsi, il paese è molto piccolo e gli abitanti si contano quasi sulla punta della dita. Noi arriviamo dalla città e quindi ancora dopo anni non siamo visti come persone del posto. Lo capiamo ma noi vogliamo dare il nostro contributo per rendere Manarola un posto in cui voler tornare.”
Secondo voi come hanno inciso internet e i social media nella percezione dei turisti?
“Manarola e le Cinque Terre sono così belle che anche senza internet e i social avremmo turisti 12 mesi l’anno. Non c’è giorno in cui non abbiamo persone provenienti da tutta europa, dagli Stati Uniti o da oriente. Sicuramente è cambiata nel tempo la fruizione della nostra terra: si cerca sempre di più di avere lo scatto o l’immagine già vista su Instagram o, come successo ultimamente con la Ferragni e Fedez, dove hanno alloggiato o mangiato influencer o vip che si sono fatti ritrarre in paese”
Il turista “mordi e fuggi” è un tema che abbiamo affrontato in tanti borghi diventati celebri grazie alla rete, come Civita di Bagnoregio e ovunque ci sono discussioni su come far percepire a queste persone il valore del luogo in cui stanno passando una giornata.
Molti, come vedremo prossimamente, hanno deciso di farlo attraverso l’uso di materie prime locali per realizzare piatti prelibati, altri (come Ramona e Marco) cercando attraverso il loro servizio cortese e attento ti far comprendere che si può amare ancora di più un luogo incantevole come Manarola scoprendola con tempi e approcci meno fast e più slow.
Sono le 16.30 e il tramonto sta per arrivare, anche noi insieme a decine di turisti ci dirigiamo verso il belvedere e come ogni volta rimaniamo stupiti da due cose:
– la bellezza unica di questo paese arroccato sulle rocce
– il numero di turisti proveniente da ogni parte del globo che attende il calar del sole per ammirare Manarola e scattare ‘la foto’, che posteranno immediatamente su Instagram e Facebook e per girare un piccolo video da condividere su TikTok.
Il racconto Paesini è supportato dal nostro partner editoriale EOLO SpA, Società Benefit e leader nel campo della banda ultra-larga wireless (FWA) la cui Mission è garantire anche nelle zone più remote un accesso alla rete democratico e di qualità, a supporto di uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
Insieme abbiamo deciso di dare vita a questo progetto fuori dalle aree urbanizzate, per scoprire luoghi remoti del nostro Paese e incontrare storie di persone comuni che, anche grazie a internet, riescono a realizzare le proprie idee e visioni non direttamente dipendenti dalle dinamiche delle città.