In questi ultimi mesi abbiamo girato l’Italia per comprendere meglio quanti ragazzi praticano sport, che tipo di sport e soprattutto perché fanno sport.
Abbiamo intrapreso questo viaggio insieme a Cisalfa toccando 7 città: Trento, Bergamo, Treviso, Verona, Monza, Bologna e Roma e abbiamo incontrato più di 30 ragazzi con un’età compresa tra i 13 e i 25 anni che abbiamo intervistato per raccontare la loro passione per sport come il tennis, la pallavolo, il calcio e l’atletica.
Lo sport rappresenta una componente fondamentale nella vita dei giovani in Italia ma prima di tutto partiamo dai dati oggettivi che conosciamo grazie ad un report dell’Istat e uno di Cisalfa: la prima indagine è del 2021 ed eseguita su un campione di circa 25mila famiglie distribuite in circa 800 comuni italiani di diversa ampiezza demografica; quella Cisalfa invece ha coinvolto un campione di 2.800 ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 24 anni.
Dalle ricerche emerge che sempre più persone di tre anni e più praticano attività fisico-sportiva nel tempo libero e si calcola che siano circa 38 milioni 653mila (66,2%).
Lo sport è un’attività del tempo libero fortemente legata all’età. Tende a praticare sport specialmente la popolazione più giovane tra i 6 e i 24 anni e tale abitudine decresce in età adulta (dove invece aumenta la frequenza di una specifica attività fisica). Anche la sedentarietà aumenta al crescere dell’età: riguarda generalmente due persone su dieci tra gli adolescenti e i giovani fino a 24 anni, e quasi sette su dieci tra la popolazione di 75 anni e più.




Per la Generazione Z, lo sport è totalmente integrato nella propria routine giornaliera, come abbiamo potuto appurare in tutte le città toccate dalla nostra indagine. La fascia di età presa in esame è proprio quella che pratica sport con più frequenza. I dati ci dicono che, nel 40,6% dei casi, vi si dedicano in media per tre o più giorni alla settimana.
Il contesto familiare, come emerge dalle nostre interviste, è fondamentale per l’adozione di stili di vita più o meno salutari, specialmente nel periodo della crescita quando le ragazze e i ragazzi si trovano ad apprendere comportamenti individuali anche attraverso l’osservazione dei modelli familiari.
Molti di loro ci hanno confermato che sono arrivati a praticare un determinato sport perché il padre, la madre o un altro parente prossimo lo praticava da tempo.


Abbiamo chiesto ad ogni soggetto preso in esame perché praticasse sport e le risposte sono state le più varie: dal voler passare del tempo con i propri amici al bisogno di sentirsi in forma, dal voler lasciare un segno nel club della propria città al seguire i passi di una sorella più grande.
Dai risultati della ricerca risulta che lo sport, col passare del tempo, diventa un alleato su cui far affidamento, uno spazio di espressione in cui tante passioni si uniscono, quindi dove potersi sentire a proprio agio. Molti degli intervistati utilizzano l’espressione ‘come una seconda a casa’.
Da questa indagine, in collaborazione con Cisalfa, emerge che, oltre al divertimento, lo sport rappresenta un’occasione per socializzare, sviluppare nuove amicizie e imparare valori fondamentali come il lavoro di squadra, la disciplina e la resilienza.
Inoltre, lo sport è un’attività preziosa per il benessere fisico e mentale, che contribuisce a combattere la sedentarietà e, come emerge anche dalla ricerca svolta da Cisalfa con Skuola.net, a migliorare la gestione dello stress.
In una società così permeata da schermi e piattaforme digitali, ormai è evidente che lo sport offre alle generazioni più giovani un equilibrio, aiutandole a crescere forti, sane e consapevoli.
La nostra indagine prosegue, nel frattempo sul nostro canale instagram sono presenti le prime sette città visitate e altrettante associazioni sportive, con le nostre brevi interviste a bordo campo.