Lettura 3′
Lago, frazione di Revine Lago, 50 km / 50′ d’auto da Treviso
Raggiungere il paese è molto semplice in auto, ma per la sua posizione geografica devi volerlo, non è una strada di passaggio la Provinciale 35.
Una sua particolarità è il nome bivalente, essendo una frazione di Revine Lago e si affaccia su uno dei due specchi d’acqua della valle, insomma, Lago il nome, sul lago, di difficile comprensione per Google Maps.
Proprio per la sua posizione, ai piedi delle Prealpi, quiete e aria buona ci danno il benvenuto, insieme al sorriso di Viviana.
Lei è una ragazza cresciuta in questo paese, e proprio qui ha voluto applicare alcune delle sue idee ma soprattutto la sua visione di un film festival, maturata durante le sue esperienze all’estero, in un periodo in cui internet, in un paesino come il suo, non era ancora uno strumento valido per poter organizzare e sviluppare un evento internazionale.
“In una notte d’estate immagino la gente del mio paese portare fuori le sedie di casa e scendere in cortile o giù fino in riva al lago per vedere qualcosa di nuovo, qualcosa che qui non si era mai visto prima: un cinema sotto le stelle.”
Ci racconta che nel 2005 l’invio di opere, video e film avveniva via posta (quella fatta di spedizione, francobolli, ufficio postale) ma con la giusta determinazione e lo spazio che col tempo si è conquistata in paese, siamo arrivati alla diciottesima edizione, con numeri che hanno un impatto sul suo territorio.
Nei nove giorni di festival, ha circa quindicimila ospiti, su un comune di non oltre duemilacinquecento abitanti. Ospita fino a duecento artisti, da vari paesi, quel piccolo paese si anima, sulla via principale e dentro il borgo, nel quale vengono proiettati cortometraggi, oltre ai tre principali schermi sul lago, di cui uno galleggiante.
Le attività che girano nell’organizzare un evento così importante per Lago, sono intense, ci si lavora a tempo pieno tutto l’anno, dall’ideazione alla gestione, sia di Viviana ma anche del suo gruppo di lavoro. Dalla direzione, insieme a Carlo Migotto, alla direzione creativa, affidata a Mirta Ursula Gariboldi, Alessandro Del Re, Morena Faverin, ma in generale ad una risorsa preziosa. Il lavoro di networking, che rende questo evento, un’esperienza.
Il racconto Paesini è supportato dal nostro partner editoriale EOLO SpA, Società Benefit e leader nel campo della banda ultra-larga wireless (FWA) la cui Mission è garantire anche nelle zone più remote un accesso alla rete democratico e di qualità, a supporto di uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
Insieme abbiamo deciso di dare vita a questo progetto fuori dalle aree urbanizzate, per scoprire luoghi remoti del nostro Paese e incontrare storie di persone comuni che, anche grazie a internet, riescono a realizzare le proprie idee e visioni non direttamente dipendenti dalle dinamiche delle città.