Lettura 5′
Camaiore, 31 km / 32′ d’auto da Lucca
Arriviamo a Camaiore in una calda giornata estiva, non sono ancora le 10 e già il termometro supera i 30°. Ci stiamo quasi abituando a questa accoglienza torrida mentre ci incamminiamo nelle stradine del paese che fino agli inizi del XX secolo era conosciuto come Camajore. Siamo in provincia di Lucca e a sud-ovest delle Alpi Apuane, che possiamo scorgere da lontano.
Camaiore si trova in territorio strategico, tra il mare e la montagna e forse anche per questo è molto amata dai turisti che qui si rifugiano, specialmente in estate. Dato il momento storico di grande siccità, non è da sottovalutare il fatto che il paese sia ricco di grandi falde sotterranee grazie alle quali l’acqua in tutta la zona non manca mai.
Siamo venuti fin qui per incontrare Manuela Gallo, pittrice che ha deciso ad un certo punto di cambiare completamente vita. E vogliamo farci raccontare perché.
“Sono di origine calabrese, di Cosenza per l’esattezza. Mio nonno era un pittore paesaggista e io sono cresciuta nel suo studio. All’età di 16 anni ho iniziato a studiare pittura fino a seguire i corsi di un artista per me importantissimo: Gianni Strino.
Nonostante questa passione sempre più forte verso l’arte ho studiare scienze naturali e mi sono laureata in questa materia. Non è sempre facile inseguire i propri sogni e la mia storia non è un’eccezione. Dopo la laurea ho iniziato a lavorare in un importante laboratorio di analisi ambientale ma ho sempre continuato a coltivare la mia passione dipingendo.”
“Tutto questo fino a sei anni fa quando ho deciso di licenziarmi. La vita è una soltanto, la mia vita era ed è l’arte e stavo solo rimandando una scelta che avevo davanti agli occhi: aprire una mia galleria d’arte e dedicarmi al 100% a questo.”
Presa questa decisione il passo successivo di Manuela è quello di scegliere un luogo in cui far nascere questo nuovo progetto di vita. Decide di trasferirsi a Diamante, un piccolo paese sul mare in provincia di Cosenza.
Questo passaggio, dalla città alla piccola realtà, per Manuela è fondamentale, riappropriarsi di tempi di vita più lenti e sopratutto di un contatto più diretto con le persone e con il mare sono tra le cose che l’hanno spinta a scegliere Diamante.
Qui apre la sua galleria d’arte che chiama Peggy in onore di Peggy Guggenheim, grande collezionista d’arte e mecenate statunitense.
Due anni fa la scelta di cambiare paese e trasferirsi a Camaiore, prima di tutto per stare più vicina a sua sorella Bianca.
I punti di contatto tra la terra in cui vive adesso e la Calabria sono tanti secondo Manuela, due per lei fondamentali: il calore delle persone e la bellezza del mare.
Le chiediamo perché ha scelto due paesi per le sue gallerie d’arte e perché il prossimo passo potrebbe essere ancora scegliere un piccolo borgo sul mare in un’altra zona d’Italia:
“La mia galleria d’arte nasce dal concetto di bottega in cui le persone possono entrare, chiacchierare, trovarsi a proprio agio, raccontarsi e scegliere l’opera che amano. Questo continuo scambio di idee e relazioni sono fondamentali nel mio processo creativo e riesco ad averne solo in piccoli paesi. Qui ci si può concentrare sul creare, sul sviluppare nuove idee, lasciando tutto il resto fuori.
Vivere poi in un contesto come questo, a pochi km dal mare, mi aiuta costantemente a trovare ispirazione. Utilizzo colori saturi nelle mie creazioni che vedo e ritrovo nel mare mediterraneo e in tutto quello ne nasce intorno.”
Iniziamo a passeggiare insieme nel paese per farci raccontare i luoghi che ama maggiormente e capiamo che quello che Manuela adora di questo luogo è proprio il fatto di essere un piccolo paese, pieno di chiese in cui ogni persona ti conosce, ti saluta, entra nella tua bottega e ti dedica un sorriso.
Mentre continuiamo a passeggiare tra una chiesa e l’altra Manuela ci racconta che le persone che maggiormente sono interessate alle sue opere sono donne, indipendenti, tra i 30 e i 60 anni. Se invece parliamo di nazionalità sicuramente i più interessati sono i francesi e i tedeschi.
Proprio per questo i canali digital e social diventano fondamentali sia nel trovare nuovi clienti che nel raccontare quello che Manuela fa. Il luogo in cui la galleria nasce e si sviluppa diventa secondario e infatti un nuovo capitolo della “vita” di Peggy potrebbe svolgersi in un nuovo paese, sempre vicino al mare.
Grazie ad internet e ai social media Manuela riesce a raccontare i progetti che sta portando avanti e a collaborare con Carré d’Artistes, un enorme portale per la vendita online di arte contemporanea.
Il digital ha portato nella vita di Manuela e di tanti artisti come lei la libertà di creare ovunque; la galleria si trasforma così in un “contenitore” temporale in cui poter incontrare l’artista mentre il sito e i social diventano una vera e propria vetrina permanente in cui mostrare tutto ciò che viene creato.
Il racconto Paesini è supportato dal nostro partner editoriale EOLO SpA, Società Benefit e leader nel campo della banda ultra-larga wireless (FWA) la cui Mission è garantire anche nelle zone più remote un accesso alla rete democratico e di qualità, a supporto di uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
Insieme abbiamo deciso di dare vita a questo progetto fuori dalle aree urbanizzate, per scoprire luoghi remoti del nostro Paese e incontrare storie di persone comuni che, anche grazie a internet, riescono a realizzare le proprie idee e visioni non direttamente dipendenti dalle dinamiche delle città.